Come condure una sintesi narrativa

Durante la scrittura della tesi di laurea triennale o magistrale è probabile che dovrai svolgere una sintesi narrativa dell’argomento. Ma cosa significa esattamente? Come si struttura questa sintesi e come è possibile incorporare le informazioni scoperte nel tuo lavoro?

Cos’è una sintesi narrativa?

La sintesi narrative è un metodo utilizzato per raccogliere informazioni e conoscenze già esistenti in relazione a un determinato argomento o problema. Queste informazioni possono essere reperite attraverso fonti differenti, come articoli di giornale, libri, documenti e materiale archivistico.

Condurre una sintesi narrative fornisce una quadro d’insieme di conoscenze e teorie già esistenti relative all’argomento del tuo elaborato. Inoltre fornisce una solida base scientifica alla tua tesi triennale o magistrale.

Se fatta a dovere, non sarà semplicemente una lista o un riassunta delle informazioni già esistenti. Il tuo obiettivo sarà di discutere in maniera critica le idee e le informazioni più rilevanti che hai trovato come parte del quadro teorico.

Qual è la differenza tra una sintesi narrative e un quadro teorico?

La sintesi narrativa sarà il punto di partenza per analizzare la problematica centrale della tua tesi triennale o magistrale. A seconda della struttura della tua tesi, potrebbe essere usata anche per sviluppare un quadro teorico esaustivo.

Esplorazione preliminare del problema

Una volta stabilita l’idea generale del problema e delle domande di ricerca che vorresti trattare nel tuo elaborato, il primo passo è iniziare a raccogliere le informazioni inerenti all’argomento. È importanti riuscire ad orientarsi nell’argomento e ad affinare le conoscenza riguardo le problematiche che andrai ad analizzare.

La conoscenza di informazioni e teorie della materia acquisite durante la sintesi narrative ti aiuteranno a stabilire una solida base scientifica di partenza per la tua ricerca.

Dopo aver identificato il problema e le relative domande a cui vuoi dare risposta, il prossimo passo sarà proprio approfondire la conoscenza della materia. Potrà trasformarsi in una vera e propria sfida, data la mole di informazione che dovrai analizzare e il poco tempo che avrai a disposizione per scrivere la tua tesi triennale o magistrale. È importante procedure nella maniera più sistematica ed efficiente possibile.

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Piano d’azione

Seguire questo piano d’azione sviluppato in quattro punti fondamentali ti aiuterà proprio in questo.

  1. Preparazione
  2. Raccolta dei materiali
  3. Valutazione e selezione dei materiali
  4. Analisi dei materiali

1. Preparazione

Il primo passo serve ad orientarsi nella materia per poter avere una visione globale della portata dell’indagine. Comprendere anche la preparazione di una lista di parole chiave che serviranno da base per il passo successivo.

  • Leggi una pubblicazione recente sull’argomento. Preferibilmente di un autore noto nel settore e che comprenda più sfaccettature possibili dell’argomento da te discusso. Questo ti permetterà di avere una panoramica completa sulla tua ricerca e, per qualsiasi problematica o dubbio, rivolgiti ai tuoi relatori.
  • Durante la lettura, segna i termini più importanti e rilevanti.
  • Identifica anche i termini più importanti e rilevanti per il tuo problema a(iniziale) e le domande che andrai a rispondere nella tua tesi.
  • Crea un elenco di tutti questi termini: saranno le tue parole chiave. Ad esempio, se il tema della tua tesi è la comunicazione non verbale, i seguenti termini dovrebbe far parte delle tue parole chiave:
    1. Comunicazione non verbale
    2. Segnali non verbali
    3. Gesti non verbali
    4. Linguaggio corporeo
    5. Mimetismo

2. Raccolta dei materiali

Questo lavoro preparatorio rende più semplice la ricerca di materiali, informazioni e fonti specifiche. Le ricerche inizia spesso online, e usare le giuste parole chiave è fondamentale (per questo la lista delle parole chiave è il primo passo fondamentale).

Ricerca queste parole chiave anche in inglese e in ogni altra lingua che conosci. Potrebbe essere utili anche utilizzare sinonimi e differenti combinazioni di parole chiave.

Esistono diversi tipi di database che potrebbe essere utili consultare:

  • Il catalogo online della biblioteca del tuo istituto u università. La maggior parte delle biblioteche accademiche hanno un vasto repertorio di risorse fisiche (tra cui libri, documenti, giornali e riviste). Molte hanno tuttavia allargato il loro catalogo offrendo risorse online addizionali, tra cui iscrizioni a database accademici e di giornali (vedi sotto) Molte istituzioni consentono agli studenti di connettersi tramite VPN, che permette di accedere al catalogo online direttamente da casa.
  • Google Scholar. Tramite www.scholar.google.com potrai accedere allo speciale motore di ricerca di Google in ambito accademico. Nel caso l’articolo di tuo interesse non fosse accessibile gratuitamente, prova ad accedervi tramite la biblioteca di facoltà.
  • Database specifici per ogni paese. Alcuni database sono a livello nazionale. Per esempio l banca dati Biblioteca Italiana, una biblioteca digitale di testi rappresentativi della tradizione culturale e letteraria italiana dal Medioevo al Novecento.
  • Database multidisciplinari. JDatabase come JSTOR e EBSCO sono biblioteche digitali che contengono giornali accademici, libri e fonti primarie su una vasta selezione di argomenti. Solitamente è possibile accedervi tramite le istituzioni accademiche.
  • Database specifici per materia. Molti database si concentrano su discipline specifiche (o gruppi di discipline legate tra loro). Ad esempio, il database AGRIS, che copre una vasta gamma di argomenti legati all’ambiente e all’agricoltura.

Una volta individuate le fonti più utili per la tua ricerca, controlla la bibliografia della pubblicazione per risalire ad altre fonti utili questo metodo di ricerca è chiamato anche a valanga o a catena o a palla di neve). Il nome di un autore continua a saltar fuori? Solitamente significa che questo autore ha effettuato numerosi studi e ricerche sull’argomento. Dai un’occhiata al suo sito personale o cercane il nome nei cataloghi online per essere sicuro di accedere a più risultati possibili a riguardo.

3. Valutazione e selezione dei materiali

Probabilmente avrai a che fare con una quantità incredibile di informazioni. Visto che hai poco tempo per lavorarci, è importante concentrarsi solo sulle fonti più importanti. Ti suggeriamo di classificare le informazioni prima in base alla loro rilevanza e poi alla qualità scientifica delle informazioni.

Rilevanza
Una pubblicazione rilevante si inserisce perfettamente nell’argomento o nella problematica da te trattata. Per determinare la rilevanza di un libro o un articolo senza doverlo leggere tutto, inizia col leggere l’introduzione e la conclusione. Solitamente ti forniranno abbastanza informazioni per giudicare se la pubblicazione sia rilevante o meno con la tua ricerca.

Qualità
La qualità di una pubblicazione è determinata da diversi fattori. Una delle regole generali è quella di provare a usare solo articoli che sono stati pubblicati nei giornali più importanti del settore. Elenchi come quello del Journal Quality List ti aiuteranno ad identificare questi giornali.

Anche guardare le competenze degli autori può essere d’aiuto. Gli autori esperti sono spesso affiliati a un’istituzione accademica, pubblicano moltissimi testi o articoli sull’argomento e sono frequentemente citati da altri autori.

Ricorda che le informazioni trovare sui siti web non sempre sono affidabili, ad eccezione dei siti diretti da istituzioni scientifiche, governative o intergovernative. È importante anche usare le informazioni più recenti possibili, altrimenti si rischia di basare il proprio lavoro su informazioni ormai obsolete.

4. Analisi dei materiali

Una volte individuate le informazioni su cui andrai a concentrarti, il prossimo passo sarà l’analisi dei materiali stessi. È importante iniziare studiando le pubblicazioni selezionate e chiedersi le seguenti domande nel farlo:

  • Quale problema viene studiato e come viene affrontato nella ricerca?
  • Quali sono I concetti chiave e come vengono definiti?
  • A quali teorie o modelli fa riferimento l’autore?
  • Quali sono i risultati e le conclusioni dello studio?
  • Come si rapporta questa pubblicazione con le altre pubblicazioni in questo campo?
  • Come posso usare questa ricerca per la mia tesi?

Analyzing all of your sources in this way will give you a clear picture of the field and how your research fits into it. You’ll then be able to discuss the literature in a critical and well-founded manner.

The way in which you should present the results of your literature review vary by program. Your department should provide you with the relevant guidelines. If you use the literature review to prepare a theoretical framework, for instance, the emphasis would be on defining terms and analyzing theories and models.

Come fare riferimento alle fonti?

La citazione delle fonti nella sintesi narrativa dev’essere molto accurata. Molti istituti e università adottano lo stile di citazione American Pscyhological Association (APA). Usa il Generatore APA gratuito di Scribbr per creare citazioni ni modo corretto e veloce.

Se non citi le tue fonti nel modo corretto, le informazioni usate potrebbero essere considerate plagio. Il plagio è considerato un reato molto grave e può avere forti ripercussioni sul tuo lavoro. Hai dei dubbi o ti serve una mano? Fai il Controllo Antiplagio – è sempre meglio prevenire che curare.

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Corrieri, L. (21 novembre 2016). Come condure una sintesi narrativa. Scribbr. Retrieved 18 marzo 2024, from https://www.scribbr.it/struttura-tesi/come-condurre-una-sintesi-narrativa/

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Luca Corrieri

Luca è il classico "fanatico di informazioni" di Scribbr. Scrive articoli che ti aiuteranno a trovare le informazioni più facilmente e che risponderanno a tutte le tue domande. Anche lui è uno studente e frequenta un corso di laurea magistrale in Management Strategico.